Cristianalibera, 31/10/2011 10.57:
Ciccio l'hai nominato tu per prima, per fare confronti che non esistono. Nè io, nè mia sorella, nè nessun altro di noi si sognerebbe mai, dico MAI di fare un qualsivoglia appunto a Ciccio, che tra l'altro è una persona simpaticissima, per i suoi errori grammaticali, nè a searose che si sforza encomiabilmente di farsi capire, e di capire quello che scriviamo, nè tantomeno a Perla, che la superbia non sa nemmeno dove stia di casa, ed è una persona gradevolissima. Tu, cara Cristianalibera, non ti puoi paragonare a loro, e ti ho già spiegato il motivo.
Ciccio mi ha sempre fatto grande tenerezza, non l'ho nominato per offenderlo, ho nominato lui perché era l'esempio più lampante di un Italiano che non scrive bene in Italiano, e semplicemente per dire che non ci si combatte il nemico in una battaglia dibattiva facendogli notare eventuali carenze linguistici, sia se questi ci sono nella propria lingua oppure in una eventuale lingua straniera del proprio interlocutore.
Infatti io avevo detto soltanto di non aver capito. E tu ne hai fatta una questione di stato. Oddio!!!!!! Che offesa!!!!!!!
Non ho detto nemmeno se era scritto correttamente oppure no, ho detto solo che IO non avevo capito. Tu hai fatto deduzioni, controdeduzioni, tirato in ballo persone che non c'entrano, questioni di educazione e di politically correct.
Se il "nemico" pur di avere ragione scrive cose incomprensibili, ribalta i concetti, introduce elementi estranei alla questione e solleva obiezioni non pertinenti, io non dovrei farglielo notare? Oppure in guerra tutto è permesso, anche barare?
Ogni volta che ti ho fatto un appunto sulla comprensibilità dei tuoi post, l'ho fatto a ragion veduta, e non per prendermi la ragione a tutti i costi come fai tu. Io non imbroglio le frasi, non imbroglio i concetti, non imbroglio l'interlocutore. Parlare con Ciccio è molto più semplice che parlare con te. Il problema infatti non sono gli errori grammaticali, MA IL MODO IN CUI SI ESPRIMONO I CONCETTI, e tu, con la smania di apparire sciolta e istruita nell'uso della lingua italiana, vai molto oltre ciò che sono le tue reali possibilità, risultando ostica ed esprimendo i concetti in maniera farraginosa, sbagliando oltretutto la concatenazione dei concetti, che risultano così slegati e senza continuum logico.
Noi non solo cerchiamo di esprimerci in maniera comprensibile, usando vocaboli di uso comune per non penalizzare chi per svariati motivi, non padroneggia scioltamente un certo linguaggio, ma non ci siamo mai vantati delle nostre capacità, visto che studiare a volte non è nelle possibilità di tutti. Dopodichè devo pure sentirmi dire che la mia sintassi è povera e la mia grammatica scadente!!!!
Allora da oggi ti farò pesare tutta la mia istruzione, tutte le mie conoscenze e magari ti costringerò ad andare a cercarti il significato di parole che non hai mai sentito in vita tua,
e io non ho mai usato per rispetto degli altri. Perchè io, quando scrivo o quando parlo, desidero per prima cosa CHE GLI ALTRI COMPRENDANO quello che voglio dire, altrimenti mi metterei davanti a uno specchio e farei sfoggio del mio eloquio, autocompiacendomi della mia cultura.
Ma io non sono così, non lo sono mai stata, almeno finchè non sei arrivata tu e ti sei permessa di esprimere giudizi dal basso della tua ignoranza. Questo no, io non lo permetto a nessuno. Sono capace di farmi ignorante con gli ignoranti, ma la superbia non la sopporto.
Tu l'hai fatto con me, non una volta, e l'hai fatto sempre lì quando in un discorso non potevi avere la meglio.
Se invece i miei discorsi ti convenivano, tu questo non lo facevi.
Ma va bene cosi, io non capisco l'Italiano, nemmeno lo scrivo in modo da essere compresa, va bene cosi.
Allora che parliamo a fare?
Ciao, pace e bene.