Re:
Titti-79, 23/01/2011 0.10:
Io ho imparato una cosa, con un pò di esperienza e qualche bernoccolo.
Che i nemici smettono di esistere nel momento in cui noi smettiamo di considerarli nemici.
E' un pò tortuoso, ma assolutamente vero.
Provare per credere.
Titti.
Faccio un esempio banale: passare la vita a denigrare i nemici è distruttivo per noi stessi. Alla fine chi ci rimette non sono i nemici.
Bisogna lavorare per scopi costruttivi, per esempio i diritti umani, laici, universali. Bisogna lavorare per costruire, non per demolire. Quelli che passano la vita a cercare di distruggere, per esempio cercano di distruggere Berlusconi, uno a caso, si fanno male da soli...Dovrebbero invece cercare di costruire qualcosa di positivo per far vedere che sono MEGLIO di Berlusconi, ma siccome ciò è evidentemente impossibile, non gli resta altro che cercare di distruggerlo.
E così è per tante altre persone, anche di mia conoscenza, che essendo delle emerite nullità, non hanno di meglio di fare che cercare di buttare fango sugli altri, sperando che non si veda la loro inettitudine.
Queste persone sono destinate a rimanere sole, è il destino degli antisociali, dei soppressivi, e di coloro che non essendo capaci di costruire, tentano di demolire il lavoro degli altri. I risultati di questi tentativi sono sotto gli occhi di tutti.
Queste persone, specchio della sinistra Italiana, cercano un misero poterucolo che li faccia sentire almeno un'unghia di Berlusconi...
Berlusconi che dovunque ha messo le mani ha ottenuto risultati.
Quindi la morale è: lasciate perdere i nemici, che si sputtaneranno da soli, e voi avrete la soddisfazione di veder passare i loro cadaveri.
Nella vita ci vuole pazienza.
Parola di Madre Badessa