Il problema, secondo me, non è tanto la diversità di ideologia, di credo, di opinione, fin là la cosa ci potrebbe pure stare.
Poi subentrano altri fattori.
Per esempio, io pur essendo atea mi ritengo una persona educata, nel senso che mi rendo conto dei limiti che ci devono essere quando si dialoga con altre persone.
Nella vita reale, le regole sono state messe perchè ci è stato chi le ha trasgredite. Anche su Apocalisse non avevamo messo regole, se non quelle del buonsenso, poi arriva qualcuno che vuole scaricare le sue repressioni o frustrazioni...all'inizio lo lasci fare, poi lo richiami con le buone, poi passi agli avvertimenti e agli aut aut, e alla fine sei costretto a buttarlo fuori se la persona non viene a più miti comportamenti.
Ora, fosse solo il linguaggio...il fatto è che ci sono persone che usano informazioni personali, nomi, luoghi ecc, per offendere personalmente. Io questo non lo tollero. Non lo faccio e non voglio che sia fatto a me.
Una persona che mi offende non mi vuole bene, altrimenti non mi farebbe questi affronti. Quindi il punto alla fine è: siamo sicuri che chi si comporta così non abbia dei seri disturbi mentali?
Chi non accetta di seguire una regola non è razionale. Non esiste fare quello che si vuole. Chiunque lo pensa dovrebbe andare a farsi un bagno dove ci sono gli squali e vediamo se non cambia idea.
Quindi la conclusione è che le regole ci vogliono. Regole di convivenza ovviamente, e non penalizzazione per le proprie idee, ma solo per l'inciviltà e la maleducazione. Su quello non transigo, perchè ho sperimentato che lasciarli fare non serve a niente perchè se non hanno regole non sanno nemmeno quando è il caso di
smetterla.Anzi, dopo un pò rischi di ritrovarti da solo.
Quindi, o si sta tra persone che hanno la stessa percezione di rispetto reciproco, oppure ci vuole per forza qualcuno che metta dei paletti.
Kelly
La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)