Finto prete celebra matrimoni per 17 anni.
LECCE - L'abito talare gli stava a pennello. La fatidica formula "vi dichiaro marito e meglie" gli veniva benissimo. Oltretutto era anche uno che si dava parecchio da fare per i giovani. Un prete perfetto, dunque. Se non fosse stato per alcuni atteggiamenti poco consoni all'abito nessuno avrebbe scoperto che Roberto Coppola, padre Roberto per tutti, non era un prete.
Accade a Alliste, piccolo paesino in provincia di Lecce, dove la Curia ha scoperto che padre Roberto, che per 17 anni aveva celebrato matrimoni e confessato fedeli non aveva i titoli per farlo per il semplice fatto che non aveva mai preso i voti dell'Ordine dei francescani.
Tutto comincia quando Roberto Coppola si trasferisce a Roma. Entra in seminario dell'Ordine dei francescani e dopo qualche anno torna ad Alliste. Dice a tutti di aver preso i voti, ma non è vero. Tutti però ci credono. Perché dubitarne in fondo?
Celebra una ventina di matrimoni, riscuote la fiducia degli sposi e dei parrocchiani. Conquista i giovani del paesino per certi suoi modi anticonformisti: beve, fuma, frequenta le discoteche e veste abiti normali. Un tipo simpatico, magari eccentrico, ma anche uno che si impegna molto nel sociale.
La Curia però si insospettisce e avvia un'inchiesta. Si scopre così che Roberto avrebbe sì frequentato il seminario, ma fino ad un certo punto. Poi l'aveva abbandonato proprio in virtù del suo carattere irrequieto.
La notizia si sparge in pochissimo tempo. Molti sono stupiti, le coppie sposate dal frate furibonde: "Per noi era una persona eccezionale - spiega una giovane sposa - gli abbiamo chiesto di unirci in matrimonio perché credevano in lui e adesso ci troviamo in questa situazione. Anche se tutto andrà a posto non credo che io e mio marito riusciremo mai a perdonarlo".
Adesso toccherà alla Curia sanare i finti matrimoni celebrati dal finto frate. Gli altri parroci della zona preferiscono mantenere il silenzio rinviando alla Curia di Nardò per tutte le spiegazioni del caso. "L'unica cosa che posso dire - spiega don Franco Francioso, parroco di Alliste - è che i matrimoni di queste coppie non sono in pericolo perché stiamo già provvedendo a sanare la loro situazione".