Mi viene in mente una riflessione che ho fatto in questi giorni...
Leggendo le storie di questi bambini a cui è stata negata l'infanzia, mi accorgo con mia grande meraviglia che anche nelle famiglie normali si tende a far crescere velocemente i bambini, quasi come se fosse un traguardo da raggiungere al più presto.
Poi però sento madri che rimpiangono l'infanzia dei loro figli e magari loro stesse hanno contribuito affinchè questa durasse il meno possibile.
Mi ritrovo spesso a combattere contro una corrente contraria, tutte vanno nella stessa direzione e io cerco disperatamente di remare dall'altra parte, sperando di incontrare qualcuno come me...
Cominciano dalla primissima infanzia con lo svezzamento, non aspettano neanche che il bimbo metta su i primi dentini che già gli propinano alimenti per adulti, li vestono con abbigliamento che non ha niente a che fare con un bambino, fanno loro dei regali che andrebbero bene per un adolescente (tipo computer e cellulari a 7 anni!) a volte li spingono e li incoraggiano ad avere attegiamenti "da grandi"!
E tu che osi dire di tuo figlio di 7 anni è piccolo per certe cose... sei la pazza.
Allora io dico a queste mamme che io penso ogni giorno che l'infanzia di mio figlio ha un giorno in meno, che apprezzo ogni cosa "infantile" di lui e che lo assecondo nelle sue fantasie e non lo forzo a comportarsi da grande.
Perchè ricordo di quando ero bambina io e di quanto in certi momenti non mi sia piaciuto "diventare grande".
Per questo proteggerò l'infanzia e l'innocenza di mio figlio finchè lui avrà voglia di essere un bambino.
E a chi mi dice "ormai è grande" io dico che a 7 anni si ha il sacrosanto diritto di sentirsi bambini.
Grazie Kelly per lo spunto che mi hai dato senza saperlo!
Titti.