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Vaticano: riapre la biblioteca dopo tre anni di restauri.

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2010 00:38
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14/09/2010 00:38
 
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(di Fausto Gasparroni)
Riapre i battenti, dopo tre anni di chiusura forzata, una delle più insigni raccolte di manoscritti, codici e stampati esistenti al mondo. Da lunedì prossimo, 20 settembre, ricercatori e studiosi avranno nuovamente a loro disposizione il ricchissimo patrimonio della Biblioteca Apostolica Vaticana, che riapre i suoi saloni dopo i lavori di restauro e ristrutturazione. La Biblioteca Vaticana, forte dei suoi circa 150 mila volumi manoscritti, di un milione di libri stampati, di cui 8.400 incunaboli, e di centinaia di migliaia tra monete, medaglie, stampe e incisioni, si ripresenta ora rinnovata nelle strutture e nelle tecnologie, risanata e "a norma" nelle parti che erano ormai fatiscenti, ma sempre fedele al suo "spirito di servizio, umanistico e di universalità" - così l'ha definito oggi in una conferenza stampa nel mirabile Salone Sistino il prefetto mons. Cesare Pasini - con cui svolge la sua missione da oltre cinque secoli, essendo stata voluta da papa Sisto IV nel 1475.

I tempi previsti della chiusura, decisa a malincuore tre anni or sono, sono stati rispettati e ora la Biblioteca offre nuovamente i suoi codici (i più preziosi sono conservati in un 'bunker' sotterraneo scavato trent'anni fa sotto il giardino interno) alla consultazione degli studiosi di tutto il mondo, ma con novità tecnologiche che rendono il servizio più rapido e sicuro. Le più visibili sono l'informatizzazione delle procedure di accesso, la possibilità di collegarsi alla rete della Biblioteca in modalità Wi-Fi con il proprio pc, ma anche un nuovo sistema di sicurezza che, grazie ai 'chip' applicati ai volumi - oltre a barriere, varchi telecamere - permette di seguirne eventuali spostamenti, legati sempre al singolo utente. I tre anni di chiusura sono serviti poi ai Servizi Tecnici del Governatorato e alle ditte incaricate per i non più rinviabili lavori di consolidamento, risanamento di laboratori e sale deposito, ampliamento e razionalizzazione di ambienti come il nuovo ingresso, insieme ai sistemi di climatizzazione, controllo dell'umidità, messa a norma di impianti, eliminazione di strutture diventate fatiscenti e addirittura fuorilegge. Lavori che, ha spiegato il cardinale bibliotecario Raffaele Farina, rientrano in un più ampio progetto di ammodernamento iniziato nel '97 e che proseguiranno, anche dopo la riapertura, per almeno due anni con la collaborazione dell'architetto Paolo Portoghesi, per adibire a ulteriore sala di consultazione lo splendido Salone Sistino, sede della Biblioteca tra fine del '500 e fine '800, poi in uso ai Musei Vaticani e solo dal 2009 tornato sotto la direzione della Biblioteca Vaticana.

Il costo complessivo degli interventi attuati va dagli otto ai nove milioni di euro, in parte sostenuti da donatori (Fondazione Italcementi, ditte Mapei, Pessina e Picalarga) e in parte - ha detto sempre Farina - accantonati dai sussidi concessi annualmente dai Musei Vaticani alla Biblioteca per l'uso di spazi come il Salone Sistino e la Galleria. Il cardinale bibliotecario ha ricordato come Benedetto XVI abbia seguito da vicino e si sia sempre informato in questi tre anni sull'andamento dei lavori di restauro. "Il 25 giugno 2007, visitando la Biblioteca nell'imminenza della chiusura - ha detto Farina -, si era ripromesso di farci visita a conclusione dei lavori. Lo attendiamo per ricevere la Sua benedizione". Alla riapertura, attesissima dagli studiosi (negli anni precedenti la chiusura la media era di circa ventimila visite l'anno, di studiosi da oltre 60 Paesi del mondo), si collegano altri eventi previsti per il prossimo novembre: una mostra nel Braccio di Carlo Magno, un convegno e l'uscita del primo volume della storia della Biblioteca.

Intanto, per quanto riguarda la conservazione dell'ingente patrimonio, va avanti il progetto "per la digitalizzazione dei 75 mila manoscritti della Biblioteca - ha spiegato mons. Pasini -, e si stanno cercando i fondi per la sua effettiva attuazione: è un progetto immenso che richiederà tempi ed energie non indifferenti. Ma anch'esso - ha concluso - fa parte del nostro futuro, non lontano".
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[SM=g8890] Quanto me lo vorrei fare un giretto là dentro...

Titti. [SM=g2242142]



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