Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

IL VASO DI PANDORA La realtà vista alla luce del sole...

Una madre incapace ha diritto ad essere madre?

  • Messaggi
  • OFFLINE
    kelly70
    Post: 607
    Sesso: Femminile
    00 27/12/2010 19:34
    Ho trovato questo articolo molto interessante...
    “Tutto quello che vogliamo è avere una famiglia a prenderci cura dei nostri figli. E’ molto sconvolgente: chiediamo aiuto ai servizi sociali che non ci danno una mano”, denuncia una donna alla 25esima settimana di gravidanza. Si tratta di Theresa Winter, una donna di 36 anni, di Luton, nei pressi di Londra, per la 14esima volta in attesa di un bambino. Intorno alla sua storia si è aperto un caso: Theresa e suo marito Housden Toney, disoccupato, entrambi privi di una fonte di reddito certa e soddisfacente, non si sono mai dimostrati un modello come genitori. Alcuni loro figli con gravi problemi di salute (uno morto a 18 mesi affetto dalla sindrome di Pheo, che impedisce al cervello di svilupparsi correttamente, ed altri tre nati con disabilità) sono stati sottratti ai Winters e presi in cura prima di aver compiuto due anni a causa della negligenza dei genitori. Uno dei bambini, 14enne, colpito da paralisi cerebrale, è tuttora in affidamento. Racconta la sorella di Theresa: “Ogni volta che ho chiesto il motivo per cui lei continua a portare avanti la gravidanza quando sa che il bambino dovrà essere adottato, lei mi dice che vuole che sia il governo a dover pagare per loro”. Lo fa per dispetto, insomma. Lo stato la punisce per la sua negligenza, lei risponde col far lievitare ancor di più i costi di quella negligenza. Sarebbero stati spesi, infatti, milioni di sterline di denaro pubblico solo per porre rimedio ai danni dei Winters. “Mi ha detto di essere intenzionata ad interrompere la gravidanza il giorno in cui cesseranno di toglierle i figli. Sarebbe dovuta essere sterilizzata molto tempo fa”, fa sapere la sorella. Sterilizzazione. Una parola che fa rabbrividire.

    Che fare in questo caso? La questione fa e farà discutere. Ci si chiede se sia il caso di poter impedire ad una madre, seppur irresponsabile e incapace di dare sostentamento e cure adeguate ai propri figli, di procreare. I contrari non esitano a sottolineare che la soluzione sarebbe in linea con una proposta nazista. Coloro che mantengono le porte aperte a questo tipo di soluzione parlano, invece, del diritto dei figli ad avere una esistenza dignitosa, cosa che la società dovrebbe garantire a tutti. “Dobbiamo incoraggiarli a vivere la vita in pienezza e a godere di tutti i vantaggi di cui beneficiamo noi altri”, dicono. “Come società, abbiamo già accettato l’aborto, sperimentato su embrioni umani e siamo alla vigilia della legalizzazione del suicidio: in tutti questi casi ci sbarazziamo della vita. Perché inorridire adesso di fronte alla limitazione dei diritti di una donna ad avere un figlio?”. Ci si spinge pure oltre proponendo un testo di legge ad hoc: escono fuori stime secondo le quali i bambini nati nelle stesse circostanze dei Winters costerebbero quattro volte di più di quanto costa oggi ai genitori ricchi educare i figli in costose scuole private. “Se dobbiamo pagare per questi bambini, dal momento del loro concepimento e attraverso tutta la loro vita, per via delle cure sanitarie, delle condanne per piccola criminalità, dei problemi di droga e alcol, dell’assistenza, perché mai non dovremmo chiederci se vogliamo un disegno di legge per vicende del genere?”. I costi economici e sociali dell’affidamento a strutture pubbliche di un bambino e le condizioni di vita di una famiglia possono essere parametri validi e sufficienti per determinare la possibilità o meno di una donna ad avere figli? Il dibattito è aperto.

    Fonte

    Kelly



    La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
    Apocalisse Laica
    Le religioni dividono. L'ateismo unisce


    Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


  • OFFLINE
    Perla70.
    Post: 496
    Sesso: Femminile
    00 28/12/2010 16:16
    Re:
    kelly70, 27/12/2010 19.34:

    Ho trovato questo articolo molto interessante...
    “Tutto quello che vogliamo è avere una famiglia a prenderci cura dei nostri figli. E’ molto sconvolgente: chiediamo aiuto ai servizi sociali che non ci danno una mano”, denuncia una donna alla 25esima settimana di gravidanza. Si tratta di Theresa Winter, una donna di 36 anni, di Luton, nei pressi di Londra, per la 14esima volta in attesa di un bambino. Intorno alla sua storia si è aperto un caso: Theresa e suo marito Housden Toney, disoccupato, entrambi privi di una fonte di reddito certa e soddisfacente, non si sono mai dimostrati un modello come genitori. Alcuni loro figli con gravi problemi di salute (uno morto a 18 mesi affetto dalla sindrome di Pheo, che impedisce al cervello di svilupparsi correttamente, ed altri tre nati con disabilità) sono stati sottratti ai Winters e presi in cura prima di aver compiuto due anni a causa della negligenza dei genitori. Uno dei bambini, 14enne, colpito da paralisi cerebrale, è tuttora in affidamento. Racconta la sorella di Theresa: “Ogni volta che ho chiesto il motivo per cui lei continua a portare avanti la gravidanza quando sa che il bambino dovrà essere adottato, lei mi dice che vuole che sia il governo a dover pagare per loro”. Lo fa per dispetto, insomma. Lo stato la punisce per la sua negligenza, lei risponde col far lievitare ancor di più i costi di quella negligenza. Sarebbero stati spesi, infatti, milioni di sterline di denaro pubblico solo per porre rimedio ai danni dei Winters. “Mi ha detto di essere intenzionata ad interrompere la gravidanza il giorno in cui cesseranno di toglierle i figli. Sarebbe dovuta essere sterilizzata molto tempo fa”, fa sapere la sorella. Sterilizzazione. Una parola che fa rabbrividire.

    Che fare in questo caso? La questione fa e farà discutere. Ci si chiede se sia il caso di poter impedire ad una madre, seppur irresponsabile e incapace di dare sostentamento e cure adeguate ai propri figli, di procreare. I contrari non esitano a sottolineare che la soluzione sarebbe in linea con una proposta nazista. Coloro che mantengono le porte aperte a questo tipo di soluzione parlano, invece, del diritto dei figli ad avere una esistenza dignitosa, cosa che la società dovrebbe garantire a tutti. “Dobbiamo incoraggiarli a vivere la vita in pienezza e a godere di tutti i vantaggi di cui beneficiamo noi altri”, dicono. “Come società, abbiamo già accettato l’aborto, sperimentato su embrioni umani e siamo alla vigilia della legalizzazione del suicidio: in tutti questi casi ci sbarazziamo della vita. Perché inorridire adesso di fronte alla limitazione dei diritti di una donna ad avere un figlio?”. Ci si spinge pure oltre proponendo un testo di legge ad hoc: escono fuori stime secondo le quali i bambini nati nelle stesse circostanze dei Winters costerebbero quattro volte di più di quanto costa oggi ai genitori ricchi educare i figli in costose scuole private. “Se dobbiamo pagare per questi bambini, dal momento del loro concepimento e attraverso tutta la loro vita, per via delle cure sanitarie, delle condanne per piccola criminalità, dei problemi di droga e alcol, dell’assistenza, perché mai non dovremmo chiederci se vogliamo un disegno di legge per vicende del genere?”. I costi economici e sociali dell’affidamento a strutture pubbliche di un bambino e le condizioni di vita di una famiglia possono essere parametri validi e sufficienti per determinare la possibilità o meno di una donna ad avere figli? Il dibattito è aperto.

    Fonte

    Kelly












    Sono del parere ché a nessuna donna si dovrebbe negare la maternita.

    Se poi rientrano altri fattori come essere ad esempio irresponsabili e negligenti come questa coppia allora è un altro discorso.


    Mettere al mondo di proposito tutti questi bimbi per dispetto ,pretendere che i servizi sociali ti diano una mano è da folli.

    In questo caso lo trovo giusto che per tutelare questi bimbi le danno in affidamento ad altre famiglie..

    Quando poi si è per giunta consapevoli ché economicamente non possono permettersi di dare loro le giuste cose che un bimbo ha bisogno nella quotidianità ,secondo il mio punto di vista sono dei genitori molto egoisti.

    Ho una conoscente ché fa esattamente la stessa cosa.
    A differenza che ogni bimbo ha un padre diverso e per adesso è arrivata a cinque figli.


    Quando gli chiedi perché non si da una regolata lei risponde che i servizi sociali la devono mantenere e lei continuerà a procreare,perché voglia di lavorare non ne ha.
    C’È da dire che lei trattava malissimo questi bimbi,non gli dava le cure adeguate,andavano avanti con patatine e coca cola.
    Per non parlare in pieno inverno come le faceva uscire.
    Una cosa allucinante.
    Un anno fa quando ebbe il quarto figlio ,dopo un mese vennero i servizi sociali e gli portarono via tutti i figli,è successo un pandemonio.


    I primi due furono affidati a una famiglia e i più piccoli ad un'altra ancora.
    Lei ha fatto di tutto per riaverli ma senza risultati. Può vederli solo ogni tanto .

    Posso immaginare come madre cosa avrà provato, nello stesso tempo sono contenta per questi bimbi che almeno adesso avranno un po’ di serenità calore, amore e cure adeguate.
    Per dispetto cosa ha fatto?
    Nemmeno dopo un anno era in attesa del quinto ,non so che fine abbia fatto non si vede più in giro evidentemente per paura che il quinto bimbo farebbe la stessa fine. Si è chiusa in casa.









  • OFFLINE
    Titti-79
    Post: 2.252
    Sesso: Femminile
    00 28/12/2010 17:07
    Quando aspettavo mio figlio e frequentavo il consultorio, ho conosciuto una donna nigeriana che era già al 4° aborto e le infermiere la rimproveravano, spiegandole che doveva usare delle precauzioni.
    Ma lei non ne voleva sapere.
    Cioè, non lei... il marito!

    Ho pensato che non ci potesse essere cosa peggiore... ma sentendo queste storie devo ricredermi.
    Quella donna guardava avanti e vedeva un futuro nero per i suoi figli... non avendo altri mezzi perchè sottomessa al marito, a sua insaputa abortiva ogni volta che rimaneva incinta.
    Non credo che fosse facile per lei... glielo si leggeva in faccia.

    Forse ci vuole più coraggio nel compiere un gesto del genere che ti porti dietro per tutta la vita, piuttosto che mettere al mondo 10 figli e non prendersi cura di loro.

    Non è un elogio all'aborto, eh?
    Io sono contraria se non in casi estremi o imprevisti.
    Ma ti succede una volta... poi cavolo! Dovresti imparare la lezione!!! [SM=g2243722]


    Titti. [SM=g2242142]