Mentre mi mangiavo i miei amati spaghetti alle cozze (che Dio li abbia in gloria
) ho avuto un'illuminazione.
(dev'essere che gli spaghetti alle cozze mi ispirano, sempre grazie a Dio, scusate l'ironia ma mi viene così, forse è il tavernello bianco che mi sono bevuto...)
Dicevo...in uno sprazzo di lucidità fra una cozza e una forchettata di spaghetti(Massimo finiscila di sbavare
)mi sono detta...
Ma non sarà che atei si nasce e non si diventa?
Io sono sempre stata, fin da bambina, troppo impegnata a pensare. E se gli altri mi dicevano qualcosa che non mi convinceva me la ragionavo tra me e me, e dopo aver capito che se provavo a "girare parola ai grandi" non ottenevo niente se non sentirmi dire " zitta tu che sei piccola, che ne sai..." mi dicevo, si si parla tu, tanto prima o poi lo scopro come stanno le cose.
Durante la scuola e il catechismo, dove ero un'alunna modello additata a esempio agli altri, ho imparato tutto a menadito, e poi quando finalmente mi è capitato in mano il primo libro che svelava la verità sulle religioni, su Gesù Cristo, su quell'imbroglione di Paolo di Tarso che forse non è nemmeno esistito...me la sono fatta a risate dalla prima all'ultima pagina, e più leggevo e dicevo LO SAPEVO IO!!!!!!!!!!!!!!!! Mai ateo fu più felice di scoprirsi tale. E sono talmente soddisfatta che vado perfino in chiesa, canto nel coro, sono amica del parroco, mi godo lo spettacolo...non sono arrabbiata con nessuno, tanto l'avevo sempre saputo che è tutta una recita.
Quello che non riesco a capire è perchè ai credenti sembra così terribile che uno sia ateo. Un ateo che va in chiesa poi...
Eppure la maggior parte di quelli che stanno lì recitano solo una parte, almeno io lo so. Loro invece no.
Ciao
Kelly
La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Le religioni dividono. L'ateismo unisce
Il sonno della ragione genera mostri (Goya)