Non credo perchè...

Pensavo a quante volte ho sentito dire: "Io credo e prego per tutti quelli che non credono!"

Io rispondo così.
Io non credo per tutti i bambini vittime innocenti della crudeltà e per quelli "sfortunati" che nascono in paesi poveri, che muoiono di fame, di stenti, di malattie.
Non credo per i disabili costretti a vivere o peggio ancora a vegetare.
Non credo per quei ragazzi che in un giorno qualunque sono morti per mano di un folle.
Non credo per chi vive con l'immenso dolore di aver perso un figlio.
Non credo perchè il libero arbitrio è una boiata pazzesca.

Non credo per tutti quelli che credono, per tutti quelli che danno a Dio tutti i meriti, dimenticandosi che se esistesse avrebbe anche e soprattutto dei demeriti.

Possono anche credere, se questo li aiuta a superare i momenti difficili della vita... ma io continuerò a non credere, anche per loro.


Titti.

Mi associo!

Provo una grande compassione per chi crede. Compassione per chi non riesce a crescere e spera in Dio che gli risolva i problemi e non lo faccia putrefare dopo la morte.

Compassione ma anche diffidenza verso chi crede, perché so che se un folle chiamasse a roccolta in nome di Dio si armerebbe e ucciderebbe. O quanto meno plaudirebbe chi uccide in nome di Dio perché così, pensa, sarà fatta la Sua volpontà,

Nel cuore di ogni vero credente c'è un potenziale assassino dormiente, che se opportunamente stimolato ucciderebbe anche le persone a lui vicine.

Il segno della croce è una promessa di morte, che per fortuna -ma solo per fortuna- quasi mai viene mantenuta.