secondo me dividono.
Direte: se la canta e se la suona.
Credo che nessuna religione sia in affetti disposta all'apertura vera, franca, sincera verso chi professa altre relizioni ed entra per ragioni di necessità o altra ragione in un paese dove prevalga uno religione diversa. Cattolici in paesi islamici e viceversa. Ebrei in altre aree del pianeta e via dicendo.
Esiste piuttosto il proselitismo. Persone religiose che hanno la missione di convincere individui di altre religioni ad abbracciare la propria. Non mi pare corretto, perché costoro devono denigrare o sminuire il Dio locale. Dire che quel Dio non è vero, perché il vero Dio è un altro.
Quando masse considerevoli di popolazione si spostano da una macroarea dove prevale una religione ad un' altra dove predomina una religione diversa, queste masse si portano dietro i loro Pastori.
Quindi le masse caratterizzate da una religione tendono a mantenerla anche quando entrano in aree a diversa religione.
Quindi religione come diversità? Quindi un Dio falso e un Dio vero? Quindi un Dio cristiaano che potrà chiamare a giudizio solo i 3/7 di umanità, perché gli altri 4/7 non credono in lui, nelle sue leggi, nei suoi princìpi, nelle sue pene e nelle sue ricompense?
Ora, per i poveri esseri umani, che a bacchettarli sia Allah o Cristo poco cambia, ma alla fine chi dei due Dio comanderà? Si spartiranno le greggi di anime? E se prevalesse Cristo, chi glielo dice ai martiri islamici che la storia delle 7 vergini se la possono scordare e che anzi, avendo ucciso andranno all'inferno?
Un gran bel dilemma...