Le 10 strategie della manipolazione mediatica.

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Titti-79
00mercoledì 27 luglio 2011 00:43
Viene qui proposto uno schema che si rifà a Noam Chomsky (linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense), dalle cui riflessioni si estrapola un decalogo, una lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.

Leggetelo, è davvero interessante! [SM=g2302880]
E notate quante delle cose descritte nell’articolo si possono ritrovare nei nostri attuali media, soprattutto la televisione.

Titti. [SM=g2242142]
Titti-79
00mercoledì 27 luglio 2011 00:45
1- La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che sia il pubblico a richiedere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.

4- La strategia del differire
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
Titti-79
00mercoledì 27 luglio 2011 00:46
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione
Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti…

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

Fonte: VociDallaStrada.com
Titti-79
00mercoledì 27 luglio 2011 00:49

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione
Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti...



Questa non mi è nuova... [SM=g7349]


Titti. [SM=g2482699]
Blumare369
00mercoledì 27 luglio 2011 09:20
Re:
Titti-79, 27/07/2011 00.46:

e ignoranti…

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!




Questo è quello che te e quella befana di tua sorella, nonché quella monaca stonacata della Cristiana cercate di fare nei miei confronti.

[SM=g8496]


Max Cava
00mercoledì 27 luglio 2011 17:04
Re: Re:
Blumare369, 27.07.2011 09:20:




Questo è quello che te e quella befana di tua sorella, nonché quella monaca stonacata della Cristiana cercate di fare nei miei confronti.

[SM=g8496]





[SM=g8890]

Pure il complesso di persecuzione... [SM=g2242159] [SM=g2242159] [SM=g2242159]

[SM=g2342429]

[SM=g2626330] [SM=g2626330] [SM=g2626330] [SM=g2626330] [SM=g2626330]


kelly70
00mercoledì 27 luglio 2011 17:26
Re: Re: Re:
Max Cava, 27/07/2011 17.04:



[SM=g8890]

Pure il complesso di persecuzione... [SM=g2242159] [SM=g2242159] [SM=g2242159]

[SM=g2342429]

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No guarda, è un' ossessione. E mica da mo'. Cominciò subito su Apo postando foto di donne nude e dicendo che era la Kelly che pensava al maledetto giorno in cui Blu mise piede su Apo. E poi via così ogni volta con le idee più fantasiose, ma sempre con l'unico scopo di illudersi che noi, in ogni momento, e qualunque cosa stiamo facendo, pensiamo a lui.

Va continuamente a caccia di attenzioni, è una cosa continua. E naturalmente la butta sul negativo, ma è tutta una strategia per poi farsi dire, ma no Blu, ma che vai a pensare...

Ed è inutile che glielo dici, basta Blu, guarda che ormai il trucchetto lo conosciamo...niente...è più forte di lui.

[SM=g2304796]
Blumare369
00mercoledì 27 luglio 2011 18:36
Ma daiiiiiiiiii Smettetela! Io scherzo. Ora mai dovreste conoscermi. Uffa!


[SM=g8496]
Max Cava
00mercoledì 27 luglio 2011 18:51
Re:
Blumare369, 27.07.2011 18:36:

Ma daiiiiiiiiii Smettetela! Io scherzo. Ora mai dovreste conoscermi. Uffa!


[SM=g8496]



E lo vieni a dire anche a me?

A quanto pare, ogni tanto, riesco a fregarti!! [SM=g2482684]

Spiegalo a Kelly!! [SM=g2366290] [SM=g2366290] [SM=g2366290]

[SM=g2342429]
Titti-79
00mercoledì 27 luglio 2011 19:02
E dai... non me lo maltrattate! [SM=g2289301]
Vuole solo la sua razione di frustatine quotidiana... e che sarà mai!!!
Vieni qui, Bluino che ci penZo io a te!!! [SM=g2242172]
Anzi, siccome vedo che oggi sei più bisognoso... razione doppia!!! [SM=g2242172] [SM=g2242172]
Sei contento? [SM=g2482664]
Quando vuoi, basta chiedere... non c'è bisogno che fai il timido ogni volta!!!


Titti. [SM=g2366290]
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