Affamati, soli e sudici: madre arrestata per abbandono.
3 gennaio 2011.
Si tratta di una donna di Granada. I due bimbi, di tre e sei anni venivano curati sporadicamente da un vicino, che poi l’ha denunciata.
Storie di degrado e di abbandono. Figli piccolissimi trattati come fossero animali domestici, se non peggio.
A Granada, città spagnola capoluogo dell’omonima provincia andalusa, quasi 250mila anime, la Polizia di Stato ha arrestato una donna di origine ispanica per aver abbandonato i suoi bambini di 3 e 6 anni, in condizioni igieniche pessimi e affamati.
Sono stati affidati ai servizi sociali andalusi.
LE CURE DEL VICINO – E’ stato un uomo che abita nel loro stesso quartiere, Granada Zaidín, che si è accorto in che stato vivevano i piccoli, e ha chiamato la polizia.
I bambini venivano lasciati soli in casa, spesso per più di un giorno, tanto che la stessa persona finiva per lavarli e dare loro da mangiare.
Anzi, secondo i primi accertamenti della polizia, la donna si limitava solo a controllarli ogni tanto, senza portare loro da mangiare o appunto curarne l’igiene.
Inoltre, pare che il loro padre non si trovi neanche in Spagna e che la donna, quando è stata trovata, versava anch’ella in condizioni pessime, per di più sotto effetto di droghe.
GRANADA, PASSATO GLORIOSO E PRESENTE DIFFICILE – Eppure Granada è una delle città spagnole più visitate dai turisti per i suoi monumenti, le sue feste, per i locali caratteristici dei gitani nelle grotte del Sacromonte, dove si canta e si ballano il flamenco e la zambra gitana.
Non a caso, tale città conserva molti siti monumentali che rievocano il dominio arabo, tant’è che ad inizio anno Mille è stata una delle maggiori città commerciali per lo scambio di pietre preziose, pelli, armi e polveri da sparo col Medio Oriente.
Per poi ritornare nel 1800, dopo alcuni secoli “spenti”, uno dei maggiori centri mondiali della letteratura e della musica. Ma è anche una città dai tanti quartieri poveri e disagiati, dove vivono famiglie in difficoltà e madri sole.
E chissà quanti altri bambini vivono come i due malcapitati di questa storia.