Halloween e dintorni...

Con l'avvicinarsi del 31 ottobre e della consueta festa di Halloween, gli inglesi hanno eletto la "casa più spaventosa" della Gran Bretagna.
Si tratta del Royal Masonic School for Boys, location nel 2003 del thriller "Out of Bounds".

E in Italia?
Ci siamo divertiti a scovare le case infestate e set di vecchi film horror, divenute negli anni meta di quel "turismo alternativo" che sta imperversando nel nostro Paese.

Le più moderne sono sicuramente le abitazioni divenute famose nella cronaca nera perchè luoghi di delitti efferati, come la villetta di Cogne, la villa del Circeo, via della Pergola a Perugia, la cittadina di Garlasco. Ultima in ordine di tempo la villetta di Avetrana in cui è stata uccisa la quindicenne Sarah Scazzi.

Per gli amanti dei set cinematografici, luogo suggestivo è Villa Scott nella collina torinese, soprannominata "la villa del bambino urlante" nel film Profondo Rosso di Dario Argento.

Nell'entroterra bolognese meta degli amanti del genere è il casolare di Fiorenzo a Malalbergo, abitazione del pittore Legnani, morto suicida.
Un luogo inquietante, che si racconta fosse abitato dalle minacciose sorelle dello stesso, e che ha ispirato Pupi Avati per la sua Casa dalle finestre che ridono.

A Cona, vicino a Ferrara, sorge Villa Magnoni, il cui aspetto desta curiosità, per via delle finestre murate eccetto una: la causa è da collegare ad un incidente avvenuto verso la fine degli anni '80 e nel quale morirono tre ragazzi, entrati nella villa.
Si narra che un gruppo di giovani udirono canti di bambini provenire dal giardino, ma all'uscita non trovarono nessuno, soltanto una vecchia signora alla finestra, che diceva loro di andarsene.
Quattro di loro scapparono terrorizzati e poco dopo ebbero un incidente, nel quale morirono in tre.
Il comune fece murare tutte le finestre, tranne una.
Il sopravvissuto disse che la vecchia signora era apparsa proprio da quella finestra.

Tra Padova e Venezia, vicino a Mira, si trova invece Villa Foscari, conosciuta con l'appellativo de La Malcontenta.
In essa si dice che si aggiri lo spettro della «Dama Bianca», che la gente associa ad una certa Elisabetta, aristocratica vissuta nel '700. Si narra che a causa della sua indole libertina, la donna venne rinchiusa nella villa fino alla morte.
Il suo fantasma, riconoscibile per i folti capelli rossi, comparirebbe ancora nelle stanze, indossando un lungo vestito nero.

A Voltri, in provincia di Genova, sorge la Cà delle Anime, un tempo locanda, in cui la leggenda vuole che i gestori assassinassero i clienti, ammassando poi i corpi in un fosso.
Da allora la casa continua a essere dimora di spiriti e fantasmi talmente inquieti che si narra provochino la caduta di pentole e mobili.

La villa maledetta per antonomasia però è Cà Dario, a Venezia.
Tutti i suoi proprietari sono morti di morte violenta.
La figlia del costruttore Giovanni Dario, Marietta, nel 1479 si suicidò in seguito al fallimento economico del marito, che a sua volta morì assassinato.
La dimora passò nelle mani di un gioielliere armeno che perdette tutti i suoi averi, morendo in povertà.
Il palazzo fu poi acquistato da un inglese, che vi si suicidò insieme al suo amante, dopo che la loro relazione era stata scoperta. Subentrò un americano, che a sua volta accusato di omosessualità, fuggì in Messico, dove il compagno si suicidò.
Nel 1964 le trattative per la vendita al tenore Del Monaco si interruppero quando rimase vittima di un gravissimo incidente stradale mentre si stava recando a Venezia per chiudere l'affare. L'acquistò poi un conte che venne trovato morto, con la testa fracassata da un vaso. L'assassino, un marinaio diciottenne che viveva con lui, fuggì a Londra e fu a sua volta ucciso. Cristopher «Kit» Lambert, manager della band inglese "The Who", morì poco tempo dopo aver comprato il palazzo: apparentemente cadde dalle scale, ma qualcuno parlò di suicidio.
Ca' Dario fu allora comprata da un affarista veneziano, che finì quasi subito in bancarotta, mentre la sorella, che viveva con lui, morì in uno strano incidente d'auto.
Alla fine degli anni Ottanta, fu acquistata dal finanziere Raul Gardini che travolto nel 1993 dalla tempesta giudiziaria di "Mani Pulite", morì suicida in circostanze mai chiarite.

Quindi mi raccomando!

Se volete acquistare casa, assicuratevi che non sia una di queste...



Titti.