Superman addio...

I nuovi eroi bocciati dagli psicologi Usa.
Per gli esperti dell'American Psychological Association i miti moderni, avidi e violenti, danno un cattivo esempio ai giovani.

Di Valeria Robecco

NEW YORK - C'era una volta un aspirante giornalista timido e impacciato, che tolti gli occhiali troppo spessi e infilata la calzamaglia rossa e blu difendeva il mondo dai criminali.
Oggi Superman e colleghi sono finiti in soffitta, e al posto dei paladini dell'umanità sono arrivati i nuovi eroi tutti muscoli e potenza.
Per la dottoressa Sharon Lamb, docente di salute mentale all'Università del Massachusetts, i vari Iron Man o X-men, violenti e maschilisti, danno un pessimo esempio ai giovani adolescenti, sempre più attirati da questi maestri di bullismo.

La psicologa americana ha esposto i risultati del suo studio alla convention annuale dell'American Psychological Association (Apa).
“C'è una grande differenza tra i miti moderni e quelli dei fumetti di un tempo – ha detto la Lamb agli esperti dell'Apa, riuniti a San Diego, in California – Quello di oggi è un eroe dedito alla violenza non stop, sarcastico e che raramente pensa ad aiutare il prossimo”.

Quando non indossano il costume personaggi come Iron Man, il playboy milionario portato in scena da Robert Downey Junior, sfruttano le donne e ostentano ricchezze.
Insomma rischiano di portare sulla cattiva strada gli adolescenti che sognano di diventare come loro.
La Lamb e il suo team hanno intervistato 674 giovani tra i 4 e i 18 anni, analizzando attentamente i modelli più seguiti, intervistando i manager del settore e persino i commercianti dei centri commerciali.

I giovani d'oggi, stando a quanto è emerso dalla ricerca, sembrano avere solo due alternative: ispirarsi ai nuovi modelli violenti e aggressivi, o crescere in modo passivo, fuggendo dalle proprie responsabilità e da qualunque tipo di coinvolgimento.
Dimentichiamoci il Clark Kent-Superman creato da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1938, giornalista nella vita pronto a trasformarsi in paladino della giustizia.
Il desiderio di riscatto allora poteva rappresentare una risposta all'ascesa di Fascismo e Nazismo.
Oggi quello che manca è la dimensione 'umana'. “La nuova generazione di eroi – ha fatto notare la psicologa – è fine a sé stessa. E il pericolo è che i bambini crescano con valori sbagliati. Il fatto che dietro questi personaggi non ci siano uomini normali con una vita, un lavoro e un amore, rende l'immaginario infantile ancora più confuso”.

In barba ai luoghi comuni, durante il summit di San Diego è anche emerso che coraggio e indipendenza nell'adeguarsi o meno agli stereotipi moderni, non dipendono dall'etnia di appartenenza.
Un gruppo di ricercatori dell'Arizona University ha studiato un campione di 426 studenti maschi delle medie, analizzando la loro capacità di rifiutare comportamenti ritenuti simbolo di virilità: in una parola, fare i duri.
I ricercatori, che hanno esaminato ragazzini bianchi, afro-americani, portoricani, domenicani e cinesi, assicurano che l'impermeabilità ai falsi modelli di oggi ha a che fare con relazioni familiari e benessere psicologico ma tende comunque a diminuire man mano che i bambini si avvicinano all'adolescenza.

Convincere gli adolescenti a mettere da parte violenza e avidità e tornare ai vecchi fumetti sentimentali sembra davvero impresa degna di Superman!
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E' vero, verissimo!
I cartoni animati di oggi sono delle vere schifezze, non se ne salva neanche uno...


Titti.

Per ora ci sono questi eroi