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Il padre di PlayBoy si confessa...

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2010 14:43
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Sesso: Femminile
05/08/2010 00:29
 
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Interessante! [SM=g8431]
Quindi ciò che ha affermato Hefner magari in maniera più sempliciotta, non è poi così lontano dalla realtà.

Ho trovato questo articolo interessante che parla dell'evoluzione nel rapporto di coppia dalla preistoria fino ai giorni nostri e che spiegherebbe alcuni comportamenti della donna moderna, che altro non sono che richiami ancestrali della sua antenata delle caverne!


Aspetti della vita sessuale dell'uomo e della donna.
Gabriela Cistino.

La sfera sessuale in un individuo rappresenta il risultato finale di molteplici fattori: genetici, ormonali, culturali, etici, educativi.
Ognuno di noi ha la propria identità di genere, il senso di sé e della propria individualità maschile o femminile (o ambivalente) intesa come percezione sessuata di sé e del proprio comportamento.
Si può dedurre quindi che la sessualità rappresenta un elemento portante dell'intera personalità di un individuo.
Il comportamento sessuale negli animali è regolato da leggi naturali ed istintive, anche se nella specie umana l'attività psichica ha preso il sopravvento generando delle abitudini che rispondono molto più a modelli culturali piuttosto che alle naturali esigenze ormonali.
La tensione, quindi, tra natura e cultura deve fare i conti con la fisicità del corpo da un lato e con i suoi significati culturali dall'altro.
Ed i suddetti modelli culturali propri di ogni civiltà hanno condizionato anche le manifestazioni che caratterizzano il diverso ruolo sessuale maschile e femminile.
Secondo gli stereotipi, infatti, essere uomini significa esercitare potere, dare valore all'autonomia, all'indipendenza dai legami, vivere il sesso disgiunto dall'amore.
Essere donna significa, invece, prendersi cura dell'altro, farsi amare, diventare madre, sentirsi importante perché desiderata, vivere il sesso non disgiunto dall'amore.
Nell'epoca odierna, grazie ad un lungo cammino di lotta da parte delle donne, e alla conseguente crisi del patriarcato, si è giunti ad un "ridimensionamento" (non trovo propriamente indicata la parola superamento) della logica della separazione dei ruoli.
Si può affermare che la considerazione sessuale che la donna ricopre nella società moderna, pur non essendo ancora pari a quella maschile, rappresenta già un notevole passo avanti, tenendo presente che le nostre abitudini sessuali sono il frutto di comportamenti presenti nella nostra specie già all'età della pietra, quindi a comportamenti primitivi.
Quegli stereotipi di cui parlavamo rappresentano il riflesso di quello che accadeva già nella preistoria.

Prima di capire come si è arrivate a determinate abitudini sessuali fissiamo alcuni punti basilari per scoprire cosa accadde.
1-L'uomo primitivo era obbligato a cacciare per sopravvivere;
2-Doveva avere un cervello migliore per compensare i suoi deficit fisici rispetto alle altre specie animali;
3-Doveva avere un'infanzia più lunga per educare questo cervello.
L'organizzazione sessuale doveva essere meno tirannica che in altre specie poiché l'uomo era ora provvisto di armi mortali che avrebbero reso sanguinarie le rivalità sessuali.
Dunque, proprio perché i maschi dovevano allontanarsi a lungo per andare a caccia dovevano essere sicuri della fedeltà delle loro donne, per evitare scontri con gli altri maschi della specie.
L'esigenza di allevare i piccoli, che avevano bisogno di attenzioni maggiori, visto la loro lenta crescita, fece sviluppare la tendenza alla spartizione di doveri tra padre e madre, che fu un altro buon pretesto per uno stretto legame di coppia.
Un altro elemento che venne in aiuto alla formazione di una coppia fissa, fu il forte legame instaurato con i genitori durante i lunghi anni dell'infanzia; con il sopraggiungere della maturità questo legame viene a cadere e provoca un senso di vuoto da colmare.
Esso, quindi, viene perfettamente sostituito dalla relazione che si instaura con il partners.
Una volta instaurato il legame, però, doveva durare quanto più a lungo possibile in modo da consentire il lungo processo di allevamento della famiglia.
Si è cercato di ovviare a questa difficoltà in un modo semplicissimo: il lungo periodo di corteggiamento e una vita sessuale più appagante.
Per questo preciso motivo, forse, la recettività sessuale delle donne è notevolmente superiore rispetto alle altre specie animale, benché esse siano fecondabili solo per un giorno al mese.
L'alto numero di rapporti sessuali, quindi, non è unicamente finalizzato alla riproduzione ma serve a rafforzare il legame di coppia.

Riassumendo possiamo dire che il comportamento sessuale e l'esigenza di crescere i piccoli sono stati necessari affinché si sviluppasse il costume della coppia fissa, del tutto sconosciuto nella maggior parte delle specie di mammiferi.
Ma una volta che i piccoli sono cresciuti che cosa accade?
Negli animali solitamente, quando i piccoli cominciano a crescere e a manifestare i propri segnali, diventano dei rivali sessuali, rispettivamente i maschi del padre e le femmine della madre, quindi vi sarà una certa tendenza ad allontanarli dal proprio territorio, mentre si sviluppa nei figli una volontà di indipendenza nel crearsi un proprio territorio.
E così il ciclo si ripete.
Con la nascita delle grandi città si è sentita sempre di più la necessità di limitare i segnali sessuali Per mantenere la coppia unita bisognava renderla più complice sessualmente e, quindi, si doveva smorzare la sessualità per terze persone: si è reso necessario l'uso di indumenti per coprire le parti del corpo che funzionano da richiamo sessuale.
Altro punto fondamentale, in questo senso, è la tendenza a rendere segreto, quindi sempre più privato, l'atto sessuale, tanto che si associano le attività sessuali a quelle del sonno.
Nel tempo dunque si è andati incontro ad un processo di disessualizzazione del comportamento.
Per quanto da un lato vengano applicate tutte queste limitazione al fine di evitare l'eccitazione sessuale di terzi, estranei alla coppia, dall'altro si hanno degli atteggiamenti totalmente contraddittori.
La donna si copre i seni, ma ne perfeziona la forma grazie all'uso del reggiseno; si cerca di nascondere i richiami sessuali e poi si usano rossetti per mettere in evidenza le labbra e profumi che sostituiscono i naturali odori del corpo.
Esaminando tutti questi elementi viene abbastanza naturale pensare che sia decisamente meglio ritornare ad una maggiore schiettezza sessuale, invece di applicare tante restrizioni per poi trovare le rispettive contraddizioni.
Ma in realtà le cose non sono così facili perché le norme di vita che regolavano la vita primitiva non sono così complesse come quelle che regolano la vita moderna che non è unicamente concentrata verso il fine di mantenere unita la coppia, ma che, anzi, è ricca di situazione che trascendono dalla coppia stessa e dai suoi meccanismi secolari.
________________________________________________

Quindi da questo ne deduciamo che nella preistoria la donna usava tecniche sessuali più "ruvide".
Nell'era moderna la tecnica si è raffinata, diventando più sottile, misteriosa, grazie alle possibilità offerte dal benessere e dall'industrializzazione.

Titti. [SM=g2242142]





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