Vi propongo un sondaggio...

Titti-79, 13/07/2010 23.22:

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X BLU

Io non credo che l'agnosticismo sia vigliaccheria...
Può essere una fase di passaggio come dicevi tu prima riferendoti ai credenti non praticanti.

Non è che un credente dall'oggi al domani zompa dall'altra parte e puff! Diventa ateo!
Certo, a volte non si evolve mai nell'ateismo e si rimane come sospesi tra due mondi... ma sono sempre scelte personali e vanno rispettate.

Titti.

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Come ho premesso, l'ho voluta buttare un pò sul provatorio. In effetti ci sono un fior di agnostici che dibattono temi molto approfonditi ai confini fra credere o non credere. Con argomenti scientifici molto validi.

Ma la linea è netta: o si crede o non si crede.

Ma non sono i pochi agnostici di scienza quelli a cui mi riferisco, piuttosto i cattolici fai da te.

Per quanto dice Konnery io penso che tutti i fenomeni che ci sembrano attribuibili a un fattore trascendente sono spiegabili scientificamente. Tutti. Non da Blumare, ovviamente. Ma per esempio il deja-vu ha cancellato d'un sol colpo tutte quelle che erano le supposte esperienze di vite anteriori. La mente umana si sdoppia e ti fa apparire cose vere le fantasie e viceversa. Le sovrappone e le trasla nel tempo, mischiandole con cose lette e immaginate in tempi precedenti. I ricordi sono un esempione ... come l'immaginazione di fatti mai accaduti. Io posso immaginare di fare un esame in facoltà, per esempio, avendolo visto fare a mia figlia. Poi per una serie di combinazioni e di emotività ritenere di averne dato uno anche io.

Nessuno ha una minima prova di Dio. Nessuno. Moltissimi hanno la convizione di Dio. Questo si. Convinzioni talmente forti da ritenerle esperienze vere. Ma basta guardarsi in giro nel mondo per capire che sono solo esperienze personalissime.
Falsi ricordi e deja-vu possono dare prove inconfutabili per taluno, ma smoltabili facilmente dalla psichiatria e dalle scienze cognitive.

Ricordo bene che quando morì il mio amore in un incidente sotto i miei occhi io credetti di averla sepolta con un vestito. Quando dopo 15 anni venne riesumata la vidi vestita diversamente. Credetti non fosse lei e feci un casino. Avevo immaginato che si fosse rotta i denti anteriori... ne ricordavo i frammenti sparsi sul suo volto. La salma aveva invece i denti interi. Ma ahimè era proprio lei e pian piano, forzando le mie convinzioni, sulle quale avrei giurato e scommesso la vita, mi resi conto che mi sbagliavo e pian piano mi tornò il ricordo di un cambio d'abito subito prima che venisse chiusa la bara.

Noi siamo preda della mente, che ci fornisce di continuo false informazioni e ricordi approssimativi. La religione inculcata in tenerissima età costituisce un imprintig dal quale non è facile uscire.

Tuttavia, ciascuno ha in se la sua verità. Ciò che conta, credo, è che questa verità faccia stare in pace con se stessi. La religione di per se non è molesta. Lo è l'abuso... come per ogni cosa.