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Vivisezione: i numeri confermano che bisogna fermare la sperimentazione animale

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2013 21:13
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02/07/2013 18:54
 
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Cristianalibera, 02/07/2013 18:34:

E' una delle più grosse sperimentazioni che avviene sotto i nostri occhi dei malcapitati è al chemio terapia

www.xmx.it/chemioterapia.htm




Più che sperimentazione io la chiamerei truffa.

Questo articolo è da stampare a lettere cubitali e leggere ogni sera prima di andare a letto.

Lo posto qua.

P.S. Per Cristianalibera: gli articoli puoi postarli per intero se vuoi, specialmente se sono così interessanti.



I tumori fanno parte di un normale meccanismo biologico di risposta del sistema corpo/cervello agli insulti psichici e/o biochimici, e continuamente vengono generati e riassorbiti senza che nella stragrande maggioranza dei casi ce se ne accorga.

Il cancro è un tumore che è momentaneamente sfuggito al controllo del corpo, ma se il corpo è sano il cancro può ancora ritornare sotto controllo e regredire fino a scomparire.

Un tumore che progredisce troppo non è tanto dannoso di per se', ma piuttosto perché consuma le risorse del corpo (i nutrienti) oppure perché la sua massa ostacola le funzioni fisiologiche, comprime organi e tessuti, ecc.

Quando un corpo è già troppo indebolito dalla eccessiva presenza di sostanze tossiche, parassiti e squilibri biofrequenziali, non è più in grado di mantenere il controllo del processo di generazione e riassorbimento del tumore, e questo degenera sempre più, con una progressiva dedifferenziazione dei tessuti, i quali divengono ameboidi e invasivi.

Rimuovendo dal corpo le sostanze tossiche, i parassiti e gli squilibri biofrequenziali, e ammesso che il corpo abbia mantenuto la capacità di risposta immunitaria, il cancro può invertire la rotta e regredire più o meno rapidamente, fino a completa guarigione.

La medicina olistica conosce ormai molte terapie anticancro, del tutto naturali e relativamente economiche, che agiscono sulle cause e senza distruggere il sistema immunitario: sono ormai ben collaudate e, se ben applicate, funzionano nella stragrande maggioranza dei casi.

I casi di tumore sono in apparente grande aumento essenzialmente per due ragioni: la prima è che effettivamente il nostro corpo è sempre più indebolito da sostanze estranee, e dunque è sempre meno capace di mettere in atto i meccanismi di difesa. La seconda ragione, meno evidente ma ben reale, è che la diagnostica è sempre più avanzata e scopre tumori piccolissimi, i quali il più delle volte sarebbero regrediti da soli...

Quando, secondo la medicina ufficiale, ad un paziente viene detto che ha un cancro, il poveretto subisce innanzitutto un violento trauma psichico che "stampa" in lui l'idea della condanna ineluttabile, il che già compromette gravemente la capacità di reazione psiconeuroimmunologica. Come se non bastasse, il malcapitato inizia quasi sempre il calvario della chemioterapia, il che devasta il sistema immunitario, avvelena il fegato, ha forti ripercussioni sul sistema nervoso, rende debolissimi e fa vivere veramente un inferno, fra nausea, caduta dei capelli, e molto altro.

Questo accade perché i chemioterapici sono tremendi veleni cellulari: mentre da un lato effettivamente ostacolano (poco) la riproduzione delle cellule cancerose, dall'altro devastano il sistema immunitario e tutte le funzioni del corpo nel suo complesso, oltre a mantenere del tutto intatte le cause che hanno portato alla comparsa del cancro stesso. Chi fa la chemioterapia quasi sempre soffre moltissimo, e spesso muore malamente. Anche quando va bene e il cancro sembra guarito, per i vasti danni prodotti difficilmente si ha poi più la possibilità di riprendersi totalmente: prima o poi il cancro ricompare, e trovando un corpo senza più difese non lascia scampo.

Per gli ammalati di cancro la chemioterapia è totalmente gratuita, grazie al Servizio Sanitario Nazionale, ma pochi sanno che il suo costo per lo stato è altissimo, decine di migliaia di euro a ciclo, da ripetere più e più volte... senza contare il costo dei farmaci associati e i trattamenti addizionali per combattere gli imponenti effetti collaterali... eppoi c'è tutta la diagnostica, sempre più spinta... Ma non basta, un chemioterapizzato ha subito talmente tanti danni che per tutto il resto della vta (generalmente breve) avrà bisogno di molti farmaci... E' un businnes che definire immenso è poco.

Le cure alternative hanno invece, al confronto della chemioterapia, un costo molto basso, e per lo più non sono brevettabili perché si tratta di prodotti naturali non lavorati...

Le multinazionali farmaceutiche, infiltratesi ormai ovunque, difendono la loro gallina dalle uova d'oro con ogni mezzo, contro la minaccia rapresentata dalle terapie naturali e olistiche. Con la forza del denaro - tanto denaro - corrompono l'Organizzazione Mondiale della Sanità (che di per sè è già una vera e propria mafia), corrompono i ricercatori falsando le sperimentazioni, influenzano pesantemente le riviste scientifiche e l'informazione al pubblico, e corrompono gli informatori sanitari. La maggioranza dei medici tutto questo lo sa bene, ma se si ribellano al sistema sono prima "consigliati" e poi minacciati, e se insistono si fa in modo di fargli passare qualche guaio giudiziario. E' cosa abbastanza comune, ormai, far chiudere i siti di medicina alternativa con un pretesto qualunque, ed anzi, basta una richiesta dell'Oerdine dei Medici, e la Finanza mette i sigilli al sito, "in attesa delle opportune verifiche e controlli", poi passano mesi od anni prima della "riabilitazione", senza alcun indennizzo del danno economico e di immagine. Ma la Finanza non trova nulla di illegale, si fa in modo che gli sgherri dell'ufficialità, messi nei posti chiave dell'informazione, li ridicolizzino e li screditino, presentandoli come ciarlatani.

Essendoci però il rischio che la verità salti fuori, lo sforzo più grande è dedicato alla manipolazione dei dati sui tumori e sull'efficacia della chemioterapia. Non potendo falsificare tutti i risultati delle terapie, viene adottato un metodo del tutto particolare per valutarli. Tutto dipende dai dati, vediamo...

Cominciamo col dire che se un ammalato di cancro sopravvive 5 anni dal giorno della diagnosi, viene automaticamente classificato come "guarito", e questo anche se sta malissimo e muore a 5 anni e un giorno! Se per esempio un paziente viene ospedalizzato per un tumore allo stomaco, e dopo fatto il ciclo di chemioterapia esce, nelle statistiche non è considerata solo come una dimissione, ma come guarigione!

Se dopo 3 mesi lo stesso paziente ritorna con un tumore al fegato (probabilmente scatenato dalla chemioterapia) il caso non sarà riaperto e ricollegato all'altro, ma sarà considerato come nuovo!

Se un paziente viene dimesso, e successivamente ritorna anche per controlli e viene di nuovo dimesso, ogni volta e´ un dato positivo. Ma poiché si puo´ morire solo 1 volta, anche se si viene dimessi 9 volte, alla fine il risultato dichiarato sara´ del 90% di guarigioni e del 10% di mortalità!

E ancora: dal tumore al testicolo si salvano più del 90% dei malati, mentre da tumore al polmone si salvano solo il 10%. Si dichiara così una sopravvivenza media di circa il 50%...
...nascondendo però che quelli del testicolo sono solo 2000 l'anno, mentre quelli del tumore al polmone sono 40.000....
...perciò la vera media sarebbe molto, molto più bassa!

La sconcertante realtà che si evince dalle statistiche correttamente eseguite è che, quasi sempre, chi non fa la chemioterapia vive più a lungo di chi non fa nessuna terapia!!! E inoltre, sempre dai veri dati, risulta che l´aggressivita´ di un tumore recidivante diventa esponenziale dopo la chemioterapia, e se poi ricompare c'è ben poco da fare, in un organismo compromesso dal veleno. Non fatevi fregare.

XmX

Quanto segue non ha valore di indicazione terapeutica,
e rappresenta solo il parere dell'autore.
Per ogni patologia deve sempre essere interpellato il proprio medico.



La seconda ragione, meno evidente ma ben reale, è che la diagnostica è sempre più avanzata e scopre tumori piccolissimi, i quali il più delle volte sarebbero regrediti da soli...

Vedasi a tal proposito la cosiddetta "prevenzione" tanto sbandierata tramite il pap test alle donne e le analisi alla prostata per gli uomini. Spesso delle semplici infezioni danno esiti positivi con conseguenze psicologiche devastanti e operazioni distruttive. Stessa cosa con la mammografia.

Ho l'esperienza diretta di una mia amica alla quale era stato diagnosticato un cancro al seno, ripetuto l'esame a pochi mesi di distanza non aveva più niente. I medici se ne escono dicendo che era stato un errore diagnostico.

O potrebbe essere qualcosa che invece è passata da sola come spesso succede?



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02/07/2013 20:02
 
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Quanto postato è degno di credibilità sopratutto perchè logico e al di la delle speculazioni commerciali.
Eppoi detto alla brutta,è meglio morire con un ciuffo d'erba in bocca che con un ago piantato in vena!

Sarebbe interessante una disamina delle terapie alternative! [SM=x789062]




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Re:
=omegabible=, 02/07/2013 20:02:

Quanto postato è degno di credibilità sopratutto perchè logico e al di la delle speculazioni commerciali.
Eppoi detto alla brutta,è meglio morire con un ciuffo d'erba in bocca che con un ago piantato in vena!

Sarebbe interessante una disamina delle terapie alternative! [SM=x789062]





Vedi un pò cosa hanno fatto a Di Bella... 'sti bastardi.



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02/07/2013 22:14
 
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Mettendo da parte tutto il resto per un attimo, c'è una cosa che vorrei chiedere a chi scrive questi articoli contro la sperimentazione sugli animali.

Perché vi ostinate a chiamarla vivisezione?

Lo sapete che "vivisezione" vuol dire dissezione dell'animale mentre è ancora vivo, vero?
Oggi la vivisezione è una pratica molto rara (che si effettua sempre con l'animale sedato) e non ha niente a che vedere con le cifre astronomiche sparate nell'articolo, le quali semmai riguarderanno le vendite di animali agli stabulari dei laboratori o altre statistiche simili.
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Re:
Rainboy, 02/07/2013 22:14:

Mettendo da parte tutto il resto per un attimo, c'è una cosa che vorrei chiedere a chi scrive questi articoli contro la sperimentazione sugli animali.

Perché vi ostinate a chiamarla vivisezione?

Lo sapete che "vivisezione" vuol dire dissezione dell'animale mentre è ancora vivo, vero?
Oggi la vivisezione è una pratica molto rara (che si effettua sempre con l'animale sedato) e non ha niente a che vedere con le cifre astronomiche sparate nell'articolo, le quali semmai riguarderanno le vendite di animali agli stabulari dei laboratori o altre statistiche simili.




Effettivamente le statistiche vengono fatte in maniera impropria, anzi spesso vengono fatte ad arte e falsate. Il primo imbroglio sono proprio le statistiche, furbo chi le usa, fesso chi ci crede.




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Re:
Rainboy, 02.07.2013 22:14:

Mettendo da parte tutto il resto per un attimo, c'è una cosa che vorrei chiedere a chi scrive questi articoli contro la sperimentazione sugli animali.

Perché vi ostinate a chiamarla vivisezione?

Lo sapete che "vivisezione" vuol dire dissezione dell'animale mentre è ancora vivo, vero?
Oggi la vivisezione è una pratica molto rara (che si effettua sempre con l'animale sedato) e non ha niente a che vedere con le cifre astronomiche sparate nell'articolo, le quali semmai riguarderanno le vendite di animali agli stabulari dei laboratori o altre statistiche simili.



Visto che sei da queste parti, una domanda:

visti i passi da gigante dell'informatica, non si potrebbe ovviare agli esperimenti sugli animali con delle simulazioni al computer?

Non credo che creare un programma adatto sia un problema irrisolvibile.

[SM=g2407711]





Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)

" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)


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Re: Re:
Max Cava, 02/07/2013 23:20:



Visto che sei da queste parti, una domanda:

visti i passi da gigante dell'informatica, non si potrebbe ovviare agli esperimenti sugli animali con delle simulazioni al computer?

Non credo che creare un programma adatto sia un problema irrisolvibile.

[SM=g2407711]





Non discuto sul fatto che in linea teorica, l'apporto dei computer possa essere perfezionato al fine di sostituire l'uso delle cavie per alcuni tipi di esperimenti. Anche togliendo gli sprechi causati dalla burocrazia legale dei vari paesi, credo che se prendessimo cento esperti di cento campi diversi di ricerca medica/biotecnologica e mettessimo ciascuno di loro davanti a questo dilemma, chiedendogli cosa si potrebbe cercare di fare per ridurre il consumo di cavie, a ciascuno di loro verrebbe un'ideuzza o due relative al proprio campo di applicazione, per - diciamo così - ridurre un po' gli sprechi del suo settore.

Questo è un conto.

Ci sono però molti campi in cui è impossibile, per adesso e credo anche nel futuro prossimo, immaginare che una simulazione al computer rimpiazzi l'esperimento in vivo. Gli esperimenti in vivo si fanno per vedere, sul vero tessuto vivente e biologicamente attivo, che cosa accade alla molecola studiata. Servono per capire qual'è il comportamento reale del farmaco, dopo che hai già fatto tutte le simulazioni che potevi fare (al computer e non) nella fase in vitro.

Prova per esempio a immaginarti un test per studiare il "metabolismo del primo passo" del farmaco X, ovvero il modo in cui il farmaco X viene decomposto dal fegato e rilasciato nei carrier del sangue.

Andiamo per passaggi di complessità:

1) Una singola cellula del fegato è un laboratorio chimico che umilierebbe quello di Grissom in CSI: Las Vegas, ed esprime migliaia di enzimi diversi che hanno il compito di filtrare ogni possibile sostanza estranea.

2) Suddetti enzimi poi interagiscono fra loro (e altrettanto fanno i loro prodotti); così ogni sostanza metabolizzata subisce numerosi passaggi, spesso del tutto sconosciuti agli sperimentatori (perché mai osservati) fino al momento in cui il farmaco X non li ha stimolati.

3) Mettiamoci poi il fatto che il farmaco X deve essere accompagnato dall'eccipiente Y per fargli mantenere stabilità nell'intestino, dal rivestimento Z, dall'adiuvante K, e tutti questi composti subiranno lo stesso destino e moltiplicheranno i risultati finali in modo esponenziale...

Tutto questo per osservare gli effetti su UNA cellula.

4) Però il fegato umano sono centinaia di miliardi di cellule, che mentre lavorano sul farmaco X stanno facendo (simultaneamente) centinaia di altri compiti vitali, che potrebbero subire interferenze dai processi scatenati dal farmaco X.

5) Suddette cellule inoltre comunicano sia fra di loro che con quelle del resto del corpo, dunque i loro delicati assi chimici e ormonali vanno tenuti in considerazione... etc. etc.

6) Come reagiranno i carrier del sangue (albumina, etc.) è tutta un'altra faccenda, ovviamente.

7) E il sistema immunitario?

8) E se ci fossero *ta-dan!* altri farmaci nel corpo dell'individuo in quel momento? Oppure alcool? E i nutrienti del pasto, con tutte le decine di migliaia di metaboliti che generano durante la loro digestione, come influenzeranno il metabolismo epatico del farmaco X? E dopo, quando sarà nel sangue e dovrà competere per essere trasportato dai carrier?

9) Nemmeno prendiamo in considerazioni malattie genetiche e sindromi metaboliche del paziente, altrimenti le possibilità raggiungono numeri stellari.

10) Forse la cosa più divertente è che dopo tutto questo ambaradam, se ci pensi, ancora non abbiamo preso in considerazione quale debba essere l'effetto terapeutico del farmaco stesso... o come agirà sul tessuto bersaglio. In altre parole, questi sono solo i preliminari per la sua ammissione nel corpo umano. Già, proprio così.

Conclusione:

Amico mio, io neanche so se su questo pianeta ci sia la potenza di calcolo per computare operazioni simili, figuriamoci poi scrivere il programma... e di sicuro non ci sono i dati per impostare lo spettro di variabili e costanti corretto, perché la nostra conoscenza del corpo umano non è ancora a quel livello.
Un giorno forse, chissà. Ma per ora, dormi sogni tranquilli, e cerca di non pensare agli squittii disperati di quella marea di topolini. Se non ci riesci, fatti prescrivere un sonnifero (regolarmente testato sia in vitro che in vivo, mi raccomando!) e contempla il modo in cui interagisce con i tuoi neuroni per farti fare sogni d'oro [SM=x789055]
[Modificato da Rainboy 03/09/2014 12:57]
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Re: Re:
Max Cava, 02/07/2013 23:20:



Visto che sei da queste parti, una domanda:

visti i passi da gigante dell'informatica, non si potrebbe ovviare agli esperimenti sugli animali con delle simulazioni al computer?

Non credo che creare un programma adatto sia un problema irrisolvibile.

[SM=g2407711]





Secondo il mio modesto parere, dove non arriva la mente umana non può certo arrivare un programma. L'elaborazione non la risolvono le "macchine" poiché si limitano ad elaborare i dati inseriti appunto dalla mente umana, non ineccepibile.


Di Bella...un vero disastro, come Berlusconi che aveva promesso di sconfiggere il cancro.




Si critica tanto la vivisezione nel mentre l'autopsia potrebbe essere una regola per salvare tante altre vite umane.


Atei di nome ma non di fatto!!!







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Re: Re: Re:
ReteLibera, 03/07/2013 02:59:



Secondo il mio modesto parere, dove non arriva la mente umana non può certo arrivare un programma. L'elaborazione non la risolvono le "macchine" poiché si limitano ad elaborare i dati inseriti appunto dalla mente umana, non ineccepibile.


Di Bella...un vero disastro, come Berlusconi che aveva promesso di sconfiggere il cancro.




Si critica tanto la vivisezione nel mentre l'autopsia potrebbe essere una regola per salvare tante altre vite umane.


Atei di nome ma non di fatto!!!








N.b.

Non avevo letto l'intervento precedente di Rainboy. Se ho ben capito, non dissente dalla vivisezione che nel caso specifico non può risolve le "questioni" umane ma solo quelle economiche dei cosiddetti ricercatori.

Può mai dichiararsi cavia un morto a differenza di un animale vivo?


Già........dimenticavo..........

Con la religione gli atei si adeguano!!!




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03/07/2013 10:09
 
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Re:
Rainboy, 02/07/2013 22:14:

Mettendo da parte tutto il resto per un attimo, c'è una cosa che vorrei chiedere a chi scrive questi articoli contro la sperimentazione sugli animali.

Perché vi ostinate a chiamarla vivisezione?

Lo sapete che "vivisezione" vuol dire dissezione dell'animale mentre è ancora vivo, vero?
Oggi la vivisezione è una pratica molto rara (che si effettua sempre con l'animale sedato) e non ha niente a che vedere con le cifre astronomiche sparate nell'articolo, le quali semmai riguarderanno le vendite di animali agli stabulari dei laboratori o altre statistiche simili.



non è vero.
nn è vero che l'animale è sempre sedato. e cmq, se gli inietti cellule tumorali o lo sottoponi a dosi massicce di radiofarmaci per scoprire quando svilupperà effetti collaterali devastanti, il fatto che sia sedato nel momento dell'eventuale intervento vero e proprio conta pochissimo.
quindi se il termine "sezione" è scorretto, perchè non si tratta più di scoprire come è fatto, è corretto il senso traslato del dolore, inutile, a cui l'animale viene sottoposto


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