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Curia vuole la "buona condotta"

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2012 09:32
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10/03/2012 16:54
 
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Sei in:Repubblica Palermo / Cronaca / La Curia vuole la "buona …La Curia vuole la "buona condotta"
professori di religione in rivoltaUn caso unico in Italia: l'ufficio diocesano di Palermo ha chiesto ai docenti una certificazione firmata dai parroci sulle loro qualità morali, ma i docenti si sono ribellatidi SALVO INTRAVAIA


Prof "scapestrati" e la curia di Palermo ordina ai parroci di verificare le qualità morali di tutti i docenti di Religione della propria diocesi. Compresi quelli di ruolo, che dopo avere vinto il concorso del 2002 ormai si sentivano ormai al sicuro. E' la prima volta che ai docenti di ruolo di Religione si chiede di attestare nuovamente il possesso dell'idoneità morale per entrare in classe e parlare di Dio. I 550 insegnanti di religione di Palermo sono sul piede di guerra e minacciano di non produrre la certificazione richiesta per l'anno scolastico 2012/2013 dal Servizio diocesano per l'insegnamento della religione cattolica dell'Arcidiocesi di Palermo. Coloro che ad una attenta verifica non dovessero infatti rispondere ai requisiti di "testimonianza di vita cristiana" previsti dal diritto canonico rischiano il licenziamento.

La situazione, unica in Italia, si sarebbe posta perché alcuni insegnanti non sarebbero proprio degli "stinchi di santo". "Alcuni - spiega uno di loro, che preferisce restare anonimo - convivono senza sposarsi, sono divorziati o non hanno fede". "Ci sentiamo vessati. Non comprendiamo il perché di questa ulteriore certificazione che va oltre i titoli previsti". Per insegnare Religione occorre essere in possesso del titolo specifico (laurea in teologia o altro titolo equivalente) e dell'idoneità rilasciata dall'ordinario diocesano. La certificazione di appartenenza ecclesiale richiesta da don Antonio Todaro non è contemplata. "Contestiamo - dichiara Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir, il sindacato dei docenti di religione - tre aspetti.

La "testimonianza di vita cristiana" è attestata dall'idoneità di cui già sono in possesso i docenti di ruolo. Inoltre, don Todaro si rivolge al parroco del luogo di residenza dell'insegnante e non a quello del luogo di domicilio, previsto dal codice di diritto canonico. Infine, sembra disconoscere l'iter procedurale per la revoca dell'idoneità". Per revocare la patente che consente di insegnare religione a scuola occorre aprire un "processo" con tanto di accusa e difesa e aspettarne la "sentenza". "Noi di ruolo - prosegue - siamo già in possesso di tutti i titoli. Se qualcuno ha un comportamento poco consono è la Curia che deve contestargli l'addebito. Non si può fare di tutta l'erba un fascio". "E' assurdo - replica un altro ancora - E se il parroco non mi conosce, cosa scrive sul modulo?".

E' il parroco della chiesa dove risiede il docente che ha l'onere di certificare la "testimonianza di vita cristiana" dell'insegnante. Il docente si deve presentare al suo cospetto e, dopo un colloquio, il prete compila il modulo, che dovrebbe attestare se la persona in questione sia eccellente "per retta dottrina, per testimonianza di vita cristiana e per abilità pedagogica". Se si impegna "nella vita della parrocchia, nella catechesi e nella carità", se è "coerente con la fede professata" e vive in "piena comunione ecclesiale" e se è stimata nell'ambiente "per serietà professionale e per i rapporti sociali". Piega lo stesso e lo ripone in busta chiusa avendo cura di scrivere sulla stessa la dicitura "riservata" e, quindi, la consegna la busta all'interessato che dovrà recapitarla all'ufficio Irc. "E' una situazione pericolosa", commenta uno di loro.

"Se nessuno dovesse presentare la certificazione richiesta - chiarisce - cosa fa don Todaro, revoca l'idoneità a tutti i docenti di ruolo?". Ma ieri sera, nel corso di un incontro di formazione per i docenti della scuola secondaria, si è aperto uno spiraglio. Uno di loro si è alzato contestando apertamente don Todaro raccogliendo gli applausi degli 80 prof di religione presenti. A questo punto, anche gli altri hanno preso coraggio contestando la Certificazione richiesta dal prelato. Così, messo alle strette, don Todaro ha risposto che si può anche "presentare un'autocertificazione

palermo.repubblica.it/cronaca/2012/03/10/news/la_curia_vuole_la_buona_condotta_professori_di_religione_in_rivolta-3...
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11/03/2012 09:32
 
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Per me la Chiesa Cattolica è un'associazione e delinquere che pratica la sodomia, il plagio, la pedofilia, l'onanismo, l'induzione in stato di schiavitù morale, la circonvenzione di incapace, l'abuso della credulità popolare; e poi ancora: la truffa, l'appropiazione indebita, l'evasione fiscale.


Ma dico anche che fanno bene! se la gente va in chiesa si merita di tutto.

[SM=g8496]



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Generalità: Giordano Bruno

Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.
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