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Canto d’amore

Benedico l’aurora
che sorge, l’aprile che rinnova
la terra, l’autunno che raduna
le foglie morte nel tramonto d’oro.
E benedico il sole
e le rocce abbaglianti
protese ad ascoltare
il canto azzurro
delle Sirene sopra il vasto mare
e il riso delle spume
candide e il palpito dei remi
E rendo grazie al Cielo
muto abisso di mondi
anche se la mia vita è come l’erba
che nasce e muore
Benedico la terra
e le cose vicine
che prodiga mi porge e le remote
che possiedo soltanto nei miei sogni.
Benedico l’amore
laico e il coraggio che resiste al male.
Benedico l’Amore che dal fondo
della mia notte fa che speri ancora
nell’alba incerta di un’umanità nuova.

Vietri sul mare – Ravello (anni cinquanta)