Le sigarette inguaiano un monaco buddista

Le sigarette inguaiano un monaco buddista
Lun 7 Feb - 07.38

Invia questo articoloVersione stampabileChe il Bhutan non fosse un Paese per fumatori si era già appreso dalle recenti cronache: le nuove leggi anti-tabacco della piccola nazione asiatica sono le più severe al mondo. Continua a leggere questa notizia
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Sono molto rigide in particolare con i contrabbandieri, che permettono ai cittadini di violare il limite molto basso di sigarette che è loro concesso importare e poi fumare, in spazi rigorosamente privati.

Tra le maglie dei controlli è addirittura finito un monaco buddista, che ora rischia cinque anni di carcere per essere stato trovato in possesso di 72 scatole di tabacco da masticare.

La polizia non ha diffuso le generalità del monaco, ma ha soltanto reso noto che si tratta della prima persona arrestata dopo il recente inasprimento delle leggi, che ora permettono controlli e perquisizioni anti-contrabbando anche in dimore private.

Ai cittadini del Bhutan è consentito fumare soltanto sigarette che hanno importato privatamente (di solito dalla vicina India), ma la quota non può eccedere le 200 sigarette o i 150 grammi di tabacco.

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Tra le maglie dei controlli è addirittura finito un monaco buddista, che ora rischia cinque anni di carcere per essere stato trovato in possesso di 72 scatole di tabacco da masticare.

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Penso che se in quel paese ci siano delle sale del regno , farebbero arrestare chiunque viene trovato con una sigaretta in mano